Difficoltà o anomalie che si presentano durante il processo del parto. Esistono vari tipi di distocia: possono essere la conseguenza di una posizione anomala del feto, di una sproporzione cefalo-pelvica, di un prolungamento del secondo stadio del parto, ecc.
Tali strumenti si utilizzano per estrarre il feto in casi particolari, quando il parto sia rischioso o il bambino molto grande. Ciò può implicare lesioni ai tessuti molli, danni ai nervi, fratture del cranio, ecc.
Un neonato non ha forza muscolare sufficiente nel collo e nella schiena per potere sostenere il peso della testa. L’errato sostegno alla testa del neonato può produrre un’iperestensione della testa che può portare a problemi per i condili occipitali e per l’Atlante.
Durante la pratica di alcuni sport quali il rugby, gli scatti della testa possono durare alcuni millisecondi con una forza di 50 g. Anche se i limiti dei giocatori variano da persona a persona (ci sono giocatori che non hanno sofferto di contusioni cerebrali con forze di 90 g), il Disturbo Intervertebrale Minore dell’area cervicale può aggravarsi e portare a conseguenze neurologiche importanti a medio e lungo termine.
Si deve porre particolare attenzione a quelli che ci si procura in giovane età o che hanno un momento di forza moderato. Questi colpi danneggiano la muscolatura suboccipitale perché di solito le lesioni si trasmettono reciprocamente tra le membrane degli ancoraggi di Atlante e Asse e di Occipite e Asse.
A seguito di un colpo di frusta, la massa grassa dei muscoli cervicali solitamente degenera e questo aumenta le probabilità di soffrire di cervicalgia cronica. In casi in cui sia già presente una cervicopatia, questa di solito si aggrava dopo il colpo di frusta. I sintomi possono andare da cefalee, nausea, vertigini e instabilità fino a disturbi dell’umore, parestesie alle braccia e forti dolori a nuca e schiena.
Si hanno grazie alla risposta elastica, responsabile del direzionamento delle onde delle lesioni. Grazie alla dura madre spinale, le tensioni elastiche ascendenti che provengono dalle pelvi viaggiano fino all’Occipite/Atlante, così come le tensioni elastiche discendenti che procedono dal cranio viaggiano verso le pelvi.
Le fasce hanno una grande capacità di deformarsi elasticamente, caratteristica che permette loro di recuperare la forma una volta eliminato il carico che le deformava. Tuttavia, se il carico è grande e il tempo di esposizione prolungato, le fasce soffrono di una deformazione plastica che non permette loro di recuperare la lunghezza e la forma originali. Il fenomeno è conosciuto con il nome di “isteresi”.