AtlasPROfilax® e miglioramenti della mobilità del collo

 

Misurazione della mobilità della colonna cervicale prima e dopo la correzione dell’Atlante con il Metodo AtlasPROfilax® di R. C. Schümperli sulla base del "Metodo Neutrale Zero"

Dr. Med. A. Morgenstern, ortopedico

Autore dello studio

Dr. Med. A. Morgenstern

  • Medico traumatologo
  • Specialista in medicina dello sport, chiropratica e terapia del dolore

Il dottor A. Morgenstern è un medico tedesco ed è iscritto alla Landesärztekammer Hessen (Collegio Medico Tedesco di Hessen). 

Introduzione

La  presente indagine ha il carattere di uno studio pilota. L’obiettivo è quello di valutare l’efficacia della correzione della prima vertebra cervicale con il Metodo AtlasPROfilax® rispetto alla mobilità della colonna cervicale in base all’esperienza di 20 pazienti.

Materiale e metodo

Il Metodo AtlasPROfilax® è stato già ampiamente descritto in un’altra sezione.  Si tratta di un massaggio innocuo che è praticato senza manipolazione della colonna cervicale, senza spinte e senza movimenti della testa e che, inoltre, può essere realizzato a qualsiasi età. Si pratica una volta soltanto

  • L’indagine è stata compiuta su un campione di pazienti con un range d’età compreso tra i 30 e i 65 anni.
  • Per lo studio scientifico si sono presentati 20 pazienti di età compresa tra i 31 e i 64 anni.
  • L’età media è stata di 47 anni.
  • 9 persone erano donne e 11 uomini.

Misurazione della mobilità della colonna cervicale secondo il “Metodo Neutrale Zero”"Método Neutral Cero"

Nel “ Metodo Neutrale Zero” la misurazione è relazionata alla deviazione della cosiddetta Posizione Anatomica Normale, intesa come posizione di partenza.

È fondamentale l’esatta individuazione degli assi di articolazione, così come del centro di rotazione del goniometro, che deve essere posizionato sull’asse di rotazione dell’articolazione. Il piano sul quale si svolge il movimento deve essere ben determinato. In questo caso si scelsero tre piani: sagittale, frontale e trasversale.

Per una corretta misurazione articolare si utilizzarono punti specifici del corpo, adottati come punti di riferimento. Di norma questi punti sono prominenze ossee ben palpabili.

I valori angolari identificati si ottengono in base alla differenza di movimento a partire dalla posizione zero, che è denominata Posizione Anatomica Zero.
In quest’occasione si documentarono i movimenti realizzati dai pazienti stessi.

In generale le misurazioni furono annotate in gradi. Un’eccezione è rappresentata dalla misurazione dell’anteroflessione e retroflessione della colonna cervicale, poiché in questo caso non esiste nell’asse di rotazione un centro di rotazione che il goniometro possa determinare. In questo caso si misurarono in centimetri le differenze di movimento tra il mento e lo sterno sia in anteroflessione che in retroflessione.

“ La valutazione è ritenuta valida nella misura in cui è realizzata da uno specialista e produce una approssimazione sufficientemente valida”

“ Spesso, anche la valutazione libera può risultare sufficiente”

Si determina che la precisione delle misurazioni secondo i protocolli è 2 ° a 5 °.

Analisi

Si misura l’intervallo tra il mento e lo sterno in anteroflessione massima (inclinazione del collo fino allo sterno) e in retroflessione massima (iperestensione del collo all’indietro) prima e dopo la correzione dell’Atlas con AtlasPROfilax®.

Inoltre, si misurarono anche la lateroflessione (inclinazione laterale) in entrambe le direzioni e la rotazione (rotazione della colonna cervicale) in entrambe le direzioni fino a 90°, sebbene in molti casi la mobilità superasse questa cifra.

La misurazione della mobilità della colonna cervicale fu realizzata immediatamente prima e dopo della correzione dell’Atlante. 

Tutte le correzioni furono praticate dall’autore di questo studio che maneggia perfettamente il Metodo AtlasPROfilax® ed è un esperto ortopedico e consulente che garantisce la veridicità dei risultati.

Risultati

Riassunto e discussione

all’indagine realizzata su un campione di 20 pazienti di età compresa tra i 31 e i 64 anni, ai quali è stato praticato il metodo AtlasPROfilax® una sola volta, è stato possibile documentare un notevole miglioramento della mobilità della colonna cervicale in tutte le direzioni.

Rispetto alla lateroflessione verso sinistra si è ottenuto il sorprendente risultato di un miglioramento del 38,5%.

L’articolazione atlo-assiale- chiamata “articolazione –No” (Nein- Gelenk in tedesco)- è responsabile della maggior parte del movimento rotatorio della testa. L’Atlante e la testa girano in modo sincronico sull’Asse. L’Atlante ruota per primo di circa 10° secondo il proprio senso di rotazione e l’Asse ruota allo stesso tempo con l’Atlante.

Le altre vertebre, a questo punto, sono anch’esse coinvolte in questo movimento. La mobilità totale della colonna cervicale si ottiene dalla somma di ognuno dei segmenti mobili.

In questo caso le articolazioni della testa contribuiscono maggiormente alla rotazione. Il grado di rotazione scende, da craniale a caudale. L’eccedenza o surplus di rotazione dell’Atlante rispetto all’Asse aumenta con una rotazione crescente fino a 30° (Dihlman 1987). Dvorak (1988) stabilì una rotazione media tra l’Atlante e l’Asse di 41,5 gradi verso destra e 44° verso sinistra. La rotazione tra l’Occipitale e l’Atlante si esplicita in 4,5° verso destra e 4,1° verso sinistra.
I risultati mostrano l’influenza fondamentale dei segmenti mobili Occipitale- Atlante e Atlante- Asse rispetto alla mobilità totale della colonna cervicale.

In nessun soggetto esaminato si è rilevato un peggioramento della mobilità.
Studi futuri con un numero più elevato di pazienti e diversi gruppi di età documenteranno più dettagliatamente i miglioramenti della mobilità della colonna cervicale come conseguenza inequivocabile della correzione dell’Atlas con il Metodo AtlasPROfilax®.

Bibliografia


1.       Gelenke-Wirbelverbindungen, Wolfgang Dielman, Georg-Thieme Verlag, Stuttgart/New York, 1987 ; Kamieth 1983)

2.       H. Frisch, programmierte Untersuchungen des Bewegunsapparates, Springer verlag Berlin 1993)

3.       Chirotherapie, Eder/Tischler Hypokrates Verlag 1990)

4.       Hans-U. Debrunner, ortopädisches Diagnostikum, Georg-Thieme Verlag, Stuttgart, New-York 1982, página 55)

5.       Dvorak, J., Manuelle Medizinin den USA im Jahre 1981, Manuelle Med. 20 (1982) 1

6.       Lewit, K; Manuelle Medizin 6. Auflage, Johann Ambrosius Barth Verlag